Santo stefano
Da Tresivio a Boirolo, proseguendo nella salita, con tratti anche molto ripidi, circondati da splendide pinete, si arriva alla splendida conca che ospita la chiesetta ed il rifugio degli Alpini di S. Stefano (m. 1810). La chiesetta, al di là dell'attuale aspetto dimesso, rivestiva in passato considerevole importanza: già citata in un documento del 1548, viene menzionata anche nella relazione del vescovo di Como Feliciano Ninguarda, che visitò la Valtellina sul finire del medesimo Cinquecento. Dalla sua relazione risulta che la chiesetta era dotata di beni e che accanto ad essa si trovava una piccola canonica. La sosta presso la chiesetta permette di godere dell'ottimo colpo d'occhio sulle Orobie centrali, a sud, mentre a nord, oltre la linea dei larici, occhieggia sorniona la Corna Brutana.
Da Boirolo una ripida e sconnessa stradicciola sale a S. Stefano (1806 m) dove su un poggio sorge la chiesa dedicata a quel Santo e nota già nel 1177; essa nel 1589, anno della visita del vescovo Ninguarda, era consacrata, dotata di beni e aveva un cappellano. Nel corso di restauri effettuati negli anni 1959-60 vennero alla luce frammenti di affreschi.
La Croce della fine
Parcheggiata l'automobile alla parte alta di Boirolo (m. 1615), ci incamminiamo sulla pista sterrata che dopo un tornante sx porta al ripiano di Biazza m. 1680). Proseguendo nella salita, con tratti anche molto ripidi, circondati da splendide pinete, guadagniamo, poi, la splendida conca che ospita la chiesetta ed il rifugio degli Alpini di S. Stefano (m. 1810). Seguendo la pista ci portiamo al limite degli alpeggi della Val Rogneda. Giunti alle soglie dell'alpe Rogneda salendo da Santo Stefano, prima del baitone di quota 2000 lasciamo la pista e prendiamo a destra, su sentiero, passando a monte del baitone stesso. procediamo per un buon tratto verso nord, fino ad un ampio dosso erboso, al quale pieghiamo a destra (nord-est), salendo fino ad una grande conca. Salendo ancora a vista, volgiamo di nuovo a sinistra, cioè verso nord, lungo la linea di minore pendenza, fino a notare, alla nostra destra, un paletto, che segnala la ben visibile bocchetta di quota 2365, alla quale ci portiamo con facile traverso. Procedendo verso sud, saliamo al poggio di quota 2932 e con breve discesa alla Croce della Fine (m. 2360).
Gli ampi spazi dell'alpe Rogneda possono offrire agli escursionistici molteplici possibilità di disegnare itinerari fantasiosi, procedendo anche a vista fra dossi e pietraie. Una delle mete suggestive, per il nome e la panoramicità, è la Croce della Fine, chiamata così perché è posta sul limite basso del lungo dosso arrotondato che separa il bacino di Rogneda da quello di Ron, posto più ad est. Si tratta di un modesto manufatto in legno, posto quasi sul ciglio del vertiginoso salto che si apre nella parte terminale (alta) della Valle di Ron.
Orario S. Messe; Prima domenica di Agosto in occasione della festa degli Alpini.
Informazioni: La chiesa è aperta durante gli orari delle Sante Messe.
Contatti:
Numero Parrocchia: 0342 430118
Don Augusto: cellulare 339 3089540 mail abormolini@tiscali.it