Santissimi Pietro e Paolo

Informazioni:

La chiesa è aperta durante gli orari delle Sante Messe.

Orario S. Messe;

Prefestivo ore 18, tranne da maggio ad ottobre, che si tiene a Santa Casa.

Festivo ore 10

Contatti;

Numero Parrocchia: 0342 430118

Don Augusto: cellulare 339 3089540 mail abormolini@tiscali.it

 

3 campane a slancio in Re3

Re3 fuso da Giorgio Pruneri di Grosio nel 1839

Fa3 fuso da Giorgio Pruneri di Grosio nel 1905

La3 fuso da Giorgio Pruneri di Grosio nel 1891

La chiesa arcipretale dei Santi Pietro e Paolo risale al XIII secolo, ma venne ingrandita nel '400 e radicalmente trasformata nei secoli XVII e XVIII. La facciata, in stile barocco, è scandita da quattro lesene in pietra verde locale in basso e altre quattro in alto, oltre un cornicione. Essa termina con un alto frontone arcuato ed è ravvivata da nicchie con statue di santi e da un portale con timpano spezzato. Degna di nota la robusta torre campanaria a tre piani, due con bifore e l'ultimo con trifore (XV), conclusa da una cuspide piramidale.

L'interno è a una sola navata ove sono affrescati due grandi medaglioni con Episodi della vita dei santi titolari, uno dei quali in gran parte scomparso. Nella prima cappella di sinistra, limitata da una bassa cancellata in ferro battuto (XVII), si nota una tela raffigurante il Transito di S. Giuseppe (XVIII), la quale ha molte affinità stilistiche con i dipinti di P. Ligari. Tra la prima e la seconda cappella vi è la cantoria con la balaustra in legno sobriamente intagliato (XVIII?) cui fa riscontro, sul lato opposto della navata, l'organo con una ricca cassa in legno intagliato dipinto e dorato, datata 1880. L'arco trionfale è adorno di fregi e di angioli in stucco così come le due cappelle ad esso vicine.

Il presbiterio venne affrescato da Pietro Romegialli nel '700 e in parte ridipinto nel secolo scorso: sulla volta si notano le figure dei quattro Evangelisti e nella tazza dell'abside quelle di Due angioli, mentre sulla parete di sinistra vi è una grande medaglia ov'è raffigurato S. Pietro mentre riceve le chiavi da Cristo e su quella di destra la Conversione di S. Paolo. Dietro il ricco altare marmoreo (XVIII), ai lati delle finestre con moderne vetrate policrome, sono dipinte due figure femminili allegoriche, forse la Fede e la Speranza. Al centro dell'abside era collocata una tela raffigurante la Vergine assunta in cielo tra angioli con gli apostoli attorno al sepolcro, opera del pittore Michele Annoni (1774), ora nel Museo Civico di Sondrio. Essa nascondeva gli affreschi attualmente visibili dopo opportuni restauri. Su ambo i lati dell'altare sono collocati dei pregevoli banconi corali, in legno scolpito e intagliato, restaurati anni orsono (XVIII).

Nell'angolo tra l'arco trionfale e la seconda cappella di destra è collocato il pulpito in legno scolpito e intagliato, con cariatidi, nicchie e statuette di Tre santi e dell'Assunta (XVII/XVIII), mentre nella cappella stessa si trova la vasca battesimale in marmo nero con una copertura a forma di tempio barocco con cupola in legno scolpito e intagliato e adorno di statuette (primi del sec. XVII). Sull'altare della prima cappella di destra, con bassa cancellata in ferro battuto, si nota un quadro con la Vergine, santi e angioli che soccorrono le anime del purgatorio (XVII/XVIII); in basso è dipinto lo stemma dell'offerente.

Bello è il campanile della parrocchiale, colle sue finestre bifore e trifore del 400. La chiesa possiede un affresco del 500, qualche buon quadro e pregevoli stalli intagliati del 700 nel coro.

Tresivio fu, dal 1335 al 1500, residenza del Tribunale Supremo della Valle, del capitano generale, e per tre mesi all'anno, vi teneva pure la sua sede il vescovo di Como.


Monumento ai Caduti

 

Nella Prima Guerra Mondiale caddero i seguenti cittadini di Tresivio:

i soldati Baruffi Abbondio, Betti Giuseppe, Bombardieri Luigi, Botatti Pietro, Della Patrona Pietro, Manfredi Mario, Marchionni Severino e Sottili Alessandro, i caporali Betti Pietro, Della Patrona Nicola e Moretti Paolo, i sergenti Betti Battista e Crepella Palmiro, il sergente maggiore Moretti Pietro ed il tenente Guicciardi Giuseppe. 

 

Anche nella Seconda Guerra Mondiale significativo fu il tributo pagato da Tresivio:

 

caddero infatti i soldati Beltrama Angelo, Beltrama Lino, Betti Omobono, Della Patrona Giuseppe, Dusci Gilberto, Gianoncelli Areo, Gianoncelli Virgilio, Lanzini Alberto, Moretti Ernesto, Rodigari Paolo, ed il partigiano Crepella Paolo;

 

furono dichiarati dispersi i soldati

 

Bonomi Lucio, Ciampini Enrico, Della Patrona Pietro, Gianoncelli G. Battista, Gianoncelli Valentino, Marchionni Lino, Menaglio Giovanni, Moretti Silvio, Moretti Vittorio, Passeri Domenico e Tavelli Antonio, il caporale Della Patrona Dante, il caporal maggiore Moretti Giulio, il caporal maggiore Mattaboni Pietro ed il sergente maggiore Mattaboni Omobono.



Vista anteriore

Vista campanile

Campanile

Sotto la neve

Facciata anteriore

Orologio

Vista

Dalla Santa Casa

Dal basso

Vista dal centro

Le 2 chiese principali

Altare

Altare laterale

Navata

Organo

Banchi

Altare

Dipinto facciata

Monumento ai caduti